Era una notte di Natale, tutta la comunità del convento fondato da Chiara d’Assisi, sottol’orientamento di frate Francesco, si riunì nella cappella per la celebrazione, eccetto la Santa, prostrata dalla malattia nel letto della sua cella. Molto triste per non poter stare vicino alla comunità in quel giorno, Santa Chiara si mise a pregare il Bambino Gesù, manifestandoGli il suo dolore.
Quando le altre religiose tornarono dalla loro fondatrice, questa raccontò loro dettagliatamente tutto quanto era successo durante la celebrazione. Di fronte allo stupore delle religiose, Santa Chiara spiegò che Dio le aveva concesso la grazia di vedere proiettate sulle pareti della sua cella le scene della cerimonia, nello stesso istante in cui esse si svolgevano nella cappella. E non fu questa l’unica volta. In occasione della morte di San Francesco d’Assisi, lo stesso dono mistico la fece assistere ai riti funebri del suo fratello.
Chiara d’Assisi morì l’11 agosto 1253 e fu canonizzata due anni dopo, da Papa Alessandro IV. Secoli più tardi, nel febbraio 1958, Papa Pio XII la dichiarò patrona della televisione.
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