Dal 09 gennaio al Mercoledì delle Ceneri è celebrato il Tempo Ordinario della Liturgia, durante il quale sono usati paramenti di colore verde. All’inizio dell’anno, Tempo del Natale, essi sono stati bianchi, e nella Quaresima saranno di colore viola. Qual è la ragione di questa varietà?
Se risaliamo ai primi secoli della Chiesa, troveremo soltanto tonalità bianche, poiché i presbiteri presiedevano le celebrazioni rivestiti di tuniche di lana o lino senza tintura, che ricordavano Cristo, l’Agnello di Dio. Ma, a partire dal VII secolo, i colori dei paramenti hanno cominciato a variare. Basandosi soprattutto sulle descrizioni fatte nel Libro del Cantico dei Cantici, si associavano certe tonalità a determinate feste. Il loro uso, però, differiva in base alla regione.
Nel 1195, il Cardinale Lotario, futuro Papa Innocenzo III, pubblicò un trattato sulla Santa Messa intitolato De sacrosancti altaris mysterio, nel quale sono descritti i costumi adottati dalla Chiesa di Roma in relazione ai colori liturgici. Quando fu eletto Pontefice, questi costumi si diffusero in tutto l’Occidente. I colori bianco, rosso e nero – più tardi sostituito dal viola – cominciarono a essere usati secondo criteri quasi universali.
Tuttavia, sarà nel 1570, durante il pontificato di San Pio V, che la Chiesa stabilirà ufficialmente i colori liturgici per il Rito Romano. Per il Tempo Ordinario fu scelto il colore verde, il cui nome proviene dal latino viridis, che significa fresco, fiorente. Con frequenza associato all’idea di speranza, questo colore simbolizza lo svolgersi normale della vita liturgica che fiorisce in modo speciale nei tempi forti e produce i frutti delle grandi feste e solennità.
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