Un’enorme sensazione provocherebbe nel mondo, se uno dimostrasse che le tecniche di ripresa esistevano già al tempo dei Vangeli. E ancora maggiore sarebbe lo stupore se tale affermazione fosse corroborata da una scoperta inaudita: film autentici della vita di Gesù.
Il meraviglioso ritrovamento produrrebbe un incanto indescrivibile, ma anche… alcune sorprese.
Infatti, chi si è abituato a considerare la figura del Salvatore secondo preconcetti radicati e visioni unilaterali, si sentirebbe probabilmente sconcertato. E così potrebbe esprimere una delle sue obiezioni:
– Ma che pubblico eterogeneo, vero universo di classi e razze sfila davanti a Lui per essere beneficiato! Ora, per esempio, dopo aver guarito uno sfortunato lebbroso, Egli si ferma ad ascoltare con sollecitudine la richiesta di un soldato romano, simbolo vivente della legge del più forte, e, oltre a questo, danaroso! E, che cosa fa Lui in quella nobile dimora, partecipando a un funerale di lusso? Ah! È la casa di un importante personaggio, dove Lui resusciterà la bambina che è appena morta. Va bene, ma… perché allora va a riposare in quell’altra sala, così fine e ben sistemata? Di nuovo, è una casa di ricchi! Bene! Va a cenare con tre fratelli, una famiglia nota e molto frequentata, che lo riceve con speciale affetto, è vero. Ma una delle sorelle è impazzita all’improvviso! Sperpera denaro in profumi, solo per compiacerLo, e Lui ancora prende la difesa della dissennata! Oh! E io che immaginavo Gesù circondato solo da straccioni, protettore solamente dei mendicanti, avvocato soltanto degli emarginati…
– E la Sua tunica? Inconsutile, di prima categoria! Richiama l’attenzione persino degli ignoranti, come i legionari di Pilato! Non potrebbe presentarSi con più semplicità?
– Che dire delle sue parabole? Non vi si trova particolarmente contemplata alcuna classe, né poveri né ricchi, nobili o plebei. Vediamo re che partono per la guerra, pastori, vignaioli, donne di casa, miliardari che pagano i loro dipendenti in modo esagerato o perdonano loro debiti astronomici, monarchi che organizzano feste di matrimonio, potentati nell’inferno, vergini pazze o previdenti…
Così, quante altre sorprese causerebbe questo ipotetico film della vita del nostro Salvatore! Però, i Vangeli narrano nei minimi dettagli tutti questi episodi, che rivelano in modo indiscutibile l’universalità dell’azione santificatrice di Gesù. Se avessimo l’immensa felicità di presenziarli, soltanto un’atteggiamento sarebbe accettabile e degno di veri seguaci Suoi: cadere in ginocchio ai suoi piedi ed esclamare, pervasi di amore e adorazione:
– Signore, hai detto bene che “Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati” (Mc 2, 17). Malati di spirito esistono in tutte le classi e in tutti gli ambienti.
Chi potrebbe dichiararsi in salute davanti a Te? Soltanto Tua Madre Santissima, poiché hai voluto adornarLa con tutte le pienezze dell’innocenza e della santità. Ma tutti gli altri implorano le tue medicine, divino Medico delle anime. E chi oserebbe disprezzare i poveri e i piccoli, amati da Te con tanta tenerezza? Chi si azzarderebbe a escludere i ricchi e condannarli come malvagi, se anche a loro hai offerto il tuo affetto? Che non ci siano più frontiere alla carità tra gli uni e gli altri! Abbiano i ricchi la gioia e la generosità sempre rinnovata di aiutare i poveri, e ricevano questi la consolazione instancabile di quelli. Vogliamo imitar Ti, Signore, nel tuo zelo universale e nel tuo amore senza frontiere.
Questa riflessione è un tesoro della Chiesa.
Molte grazie per questo pensiero appropriato.
Veramenti tutti hanno bisogno di medico, poveri e ricchi, sanni e malati, forti e deboli!
Gesù è il vero Medico.
Uma bellissima riflesione per i nostri giorni.
Un saluto a tutti gli Araldi.
D. Maurizio